Esasperati dall’atteggiamento della multinazionale belga Ideal Standard, le organizzazioni sindacali territoriali Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e i lavoratori dello stabilimento di Trichiana (BL) hanno manifestato oggi a Cortina in occasione del passaggio del Giro d’Italia.
I lavoratori che durante la manifestazione al Giro d’Italia hanno esposto l’eccellenza dei manufatti sanitari prodotti a Trichiana contestano la pratica del “gioco delle tre carte” messa in atto dai Fondi d’investimento (Anchorage Capital e CVC), proprietari del marchio che, secondo i rappresentanti delle 3 sigle sindacali di categoria presenti oggi a Trichiana, “a parole dicono di non voler chiudere lo stabilimento ma, nei fatti, stanno attuando una sostanziale riduzione dei volumi produttivi, della ricerca di commesse e da pratiche antisindacali indicando una palese volontà di delocalizzare gli impianti e investire i profitti in altri settori come il calcio (cfr. CVC) e media (cfr. Anchorage)”.
Ideal Standard – sempre secondo quanto contestato dai sindacati – è un’azienda acquisita dai Fondi con la tecnica del “Leverage buy-out”, per cui si rilevano aziende ad alta liquidità, caricandole dei finanziamenti sostenuti per l’acquisizione stessa, comprandola cioè con i suoi stessi soldi.
È così che oggi la Ideal Standard di Trichiana, che dà lavoro a circa 500 persone e altrettante famiglie della comunità di Borgovalbelluna, è sotto la forca di una ristrutturazione e delocalizzazione del sito produttivo.
Obiettivo dei Sindacati è costringere il management a presentare un piano industriale in grado di rilanciare un’eccellenza italiana che gode di ampio credito sul mercato italiano ed europeo. A questo scopo i lavoratori e le rappresentanze sindacali hanno dato vita ad un raccolta fondi on line (crowdfunding) per sostenere il mandato affidato a uno Studio Legale di livello europeo che porti in giudizio i vertici della Ideal Standard.
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